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Nel 2024 truffe online per 181 milioni di euro

05 Gen Nel 2024 truffe online per 181 milioni di euro

Dal contrasto alla pedopornografia ai crimini informatici contro la persona, passando per il monitoraggio delle attività criminali di stampo finanziario e le verifiche sui sistemi di sicurezza degli apparati attivi sulla rete, senza dimenticare il cyberterrorismo: sono alcuni dei contenuti del report 2024 della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, un anno di lavoro per affrontare un ventaglio davvero ampio di reati diffusi via web.

A cominciare dalle truffe online: nel 2024 i casi trattati sono stati 18.714 con un incremento del 15% rispetto ai 16.325 del 2023. Il numero di persone indagate è rimasto invariato (circa 3.500) mentre le somme sottratte hanno subito un notevole aumento: +32%, passando da 137 a 181 milioni. Alle truffe poi si sommano le frodi, pari a 48 milioni di euro (+20%). Un’altra piaga è quella dei siti web che diffondono materiale Csam (Child sexual abuse material): in questo caso l’attività del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) ha portato alla sorveglianza di 42.031 siti e all’inserimento di 2.775 di questi nella cosiddetta ‘black list’.

Col segno più anche i reati contro la persona, che nel 2024 ha contato 1500 casi di sextortion – le cui vittime maggiorenni sono state soprattutto uomini – e 264 casi di diffusione non consensuale di immagini o video intimi, prevalentemente nei confronti di donne, che hanno portato alla denuncia di oltre 200 persone. Indagini hanno riguardato anche la detenzione, lo scambio e la produzione di materiale pedopornografico, oltre all’adescamento online di minori, attività di monitoraggio che ha portato all’analisi di oltre 42.000 siti web, di cui 2.775 inseriti nella black list. Negativi anche i dati sul cyberbullismo dove, rispetto al 2023, si è registrato un lieve aumento dei casi, oltre 300. La fascia d’età più colpita è quella 14-17 anni, nonostante gli incrementi più significativi siano legati a quelle tra 0-9 e 10-13 anni.

Sul fronte degli attacchi via web il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) fa sapere che nel 2024 ha gestito circa 12.000 aggressioni di un qualche rilievo, diramando oltre 59mila alert su sistemi informatizzati di interesse nazionale, portando all’identificazione di 180 persone. In particolare il Cnaipic conferma la presenza nei nostri giorni “di un’elevata incidenza di attacchi ransomware e di DDoS” diretti ad ampio spettro a infrastrutture pubbliche, nazionali e territoriali, in particolare verso pubbliche amministrazioni locali, specie Comuni e Aziende Sanitarie, e nei confronti di aziende erogatrici di servizi essenziali in diversi settori (trasporti, finanze, sanità e telecomunicazioni). In linea generale lo scenario aggiornato della minaccia cyber, si legge nel report, vede ormai stabilmente aggiungersi, a una matrice puramente criminale, “un’origine riconducibile all’operare di attori state-sponsored, anche in conseguenza del contesto geopolitico internazionale”.

Fonte ANSA

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